"Un giorno passato senza sorriso è un giorno perso..."
~ Charlie Chaplin

domenica 20 settembre 2009

Tutti i padri sono un po' come Steve Martin in "il Padre della Sposa"



George Banks è un tranquillo uomo della classe medio-alta, titolare di un'azienda produttrice di scarpe, che riceve dalla figlia ventiduenne Annie la notizia del suo matrimonio con Bryan McKenzie, esponente di una ricca famiglia. Ma George non riesce a immaginare la sua vita senza la figlia prediletta e comincia così a comportarsi stranamente, sotto gli occhi esterrefatti di Annie e del futuro genero, della moglie Nina e del figlio minore Matty, dei futuri suoceri John e Joanna. La situazione peggiora ancora quando la moglie e la figlia decidono di organizzare il ricevimento in casa, affidando i preparativi del matrimonio all'eccentrico organizzatore di matrimoni Franck Eggelhoffer: questi metterà a dura prova i nervi di George con il costo in continua crescita del matrimonio, fino ad arrivare a finire in prigione a causa di una scenata in un supermercato per il costo di una confezione di hot-dog. Rendendosi conto di aver toccato il fondo, George capisce che i suoi figli stanno crescendo.

Tutti i papà di figlie femmine si possono rivedere nei panni di Steve Martin in questo film, indipendentemente dall'anno in cui il uscì (1991). Insomma non esiste "babbo" che accetti che la propria bambina sta crescendo, che si sta interessando ai ragazzi e/o che si è effettivamente innamorata. I padri vogliono (giustamente) essere i super-eroi che salvano la propria bimba da tutti i pericoli, come facevano un tempo quando la loro prediletta aveva 5 o 6 anni e dovevano andare a scacciare i mostri dall'armadio. Mentre queste bimbe crescono giorno dopo giorno i papà "regrediscono" e vivono nella speranza di poter passare ancora un giorno a giocare insieme alle loro figlie scalando le altissime vette dell'immaginazione. C'è però da dire che noi "bimbe grandi" in fondo in fondo conserviamo sempre un lato della nostra infanzia, che si rispecchia perfettamente nella ricerca del Principe Azzurro. E' inutile nascondere che non importa l'età noi cerchiamo ancora le coccole e le parole dolci, anche se con il tempo non andiamo più a chiederle al nostro papà. Quindi alla fine bisogna ammetterlo, i padri hanno ragione, noi non cresciamo mai, ci allontaniamo da loro certo ma per diventare le "bimbe" di qualcun'altro.

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